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PostHeaderIcon L'Editoriale di maggio 2022

Storia maestra di... radiantismo!/1
di Alfredo Gallerati, IK7JGI

Nella lingua greca, "Storia" vuol dire "conoscenza". Scoprire cioè il passato, attraverso l'uso di fonti e testimonianze che attestano <chi siamo> e <dove andiamo>. Pensiamo all'ambiente radiantistico; questo criterio è indirizzato soprattutto ai giovani. Sono infatti, proprio i giovani, i veri protagonisti del XXI Secolo, secondo la mission e le regole che la IARU ha dettato come linee-guida per l'attività radioamatoriale nel XXI Secolo. E' per questo che tutte le attività: dall'ARDF al Kids Day, assumono particolare valore verso un nuovo orizzonte di radiantismo!



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PostHeaderIcon L'Editoriale di aprile 2022

Ancora chiarimenti utili per i Soci
di Vincenzo Favata, IT9IZY

Recentemente sono arrivate in sede a Milano richieste di delucidazioni da parte di Sezioni che, in ossequio a quanto previsto dalle recenti modifiche al regolamento nazionale, hanno costituito APS o ODV al fine di usufruire dei benefici previsti dalla legge per tali Enti. Appare utile ricordare ancora una volta che, dopo l'entrata in vigore della normativa del Terzo Settore, il vecchio regolamento ARI-RE è diventato inidoneo per le iscrizioni ai registri territoriali e per proseguire l'attività già intrapresa, le Organizzazioni territoriali ARI che si occupano delle radiocomunicazioni di emergenza  devono, per usufruire dei benefici di legge, iscriversi nell'elenco territoriale e al RUNTS ai sensi del D.L. 3/7/2017 n° 117.



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PostHeaderIcon L'Editoriale di marzo 2022

Il futuro Presidente dell'ARI
di Vincenzo Favata, IT9IZY

In prossimità della scadenza del mandato, oltre alla disamina di quanto accaduto, occorre anche guardare avanti e prospettarsi un futuro proficuo e pieno di aspettative positive, alla luce di una ritrovata serenità sociale, confortata da un clima di confronto sereno tra le varie componenti associative.

Il Presidente è il primo garante dell'attività sociale, presiede le riunioni del CDN, rappresenta l'Associazione, coordina le attività sociali e molto altro ancora; potrebbe e dovrebbe frenare le pulsioni indirizzate verso modifiche non conformi allo Statuto, spingere per la semplificazione delle procedure burocratiche interne e per la formazione di regolamenti unici per tutte le Sezioni, esprimersi e confrontarsi con gli Organi territoriali  sull'attuale assetto regionalistico dell'ARI, interrogarsi continuamente in ordine agli adeguamenti necessari per tenere l'Associazione al passo dei tempi, individuare con coraggio gli obiettivi, favorire il dialogo tra tutte le componenti associative, fare appello a tutte le risorse disponibili per porre le basi di una stagione nuova.



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PostHeaderIcon L'Editoriale di febbraio 2022

Contiamoci per contare
Mauro Pregliasco, I1JQJ

Scrivere l’editoriale è sempre un’occasione, tanto per chi lo redige quanto, auspicabilmente, per chi lo legge, di riflessione sugli argomenti di natura associativa che ci stanno più a cuore. Mi preme oggi aggiornarvi sul numero degli iscritti al Sodalizio, in quanto spesso è argomento dibattuto su basi emotive e non su dati conclamati.

Nel 2021 abbiamo ottenuto un risultato storico: abbiamo infatti registrato la perdita di soli 13 iscritti in un anno che ha visto la chiusura di molte Sezioni per lunghi periodi a causa dell’emergenza da coronavirus, un servizio discontinuo degli Uffici Postali che ci ha penalizzato nei rinnovi, l’aumento dei Soci SK,  Ispettorati Territoriali che hanno rimandato la sessione di esami primaverili con conseguente perdita di potenziali nuovi radioamatori/Soci.



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PostHeaderIcon L'Editoriale di gennaio 2022

2022, anno pieno di prospettive
di Vincenzo Favata, IT9IZY

Dalle statistiche emerge che maggior parte dei soci ARI - compreso lo scrivente - ha un età compresa tra i 53 ed i 63 anni, fa parte del sodalizio da diversi lustri, conosce  perfettamente  le problematiche sociali più importanti ed ha un idea ben chiara delle dinamiche associative.

Ciò posto, anche per rendere edotti i non pochi nuovi soci, con l'inizio del nuovo anno appare utile una disamina limitata alle sole questioni emblematiche, a partire da quelle ereditate e risolte di recente, così da rendere noto a tutti l'attuale "work in progress".


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