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PostHeaderIcon Orgogliosi di scudetto e diploma

Su RadioRivista di ottobre è stato pubblicato un articolo a firma di Paolo Zaffi I4EWH a pagina 11 dove, con rammarico, abbiamo letto quanto segue: "UN GRUPPO HA CREATO UN IMPORTANTISSIMO DIPLOMA PER CELEBRARE IL 50° ANNIVERSARIO DELLO SCUDETTO CONQUISTATO DAL CAGLIARI IL 26 APRILE 1970, CHE PER I RADIOAMATORI E’ PREGNANTE E SIGNIFICATIVO QUANT’ALTRI MAI."

Il direttivo del Gruppo e tutti i soci del GRSNM (Gruppo Radioamatori Sardi Nel Mondo) vogliono esternare il loro assoluto dissenso da tale affermazione che viene ritenuta fuori luogo ed offensiva visto anche il discutibile sarcasmo del signor Zaffi nonché inappropriato visto l’argomento che si andava a trattare nell’articolo.

Il gruppo è stato fondato da Radioamatori di origine sarda proprio per far conoscere a tutti, tramite le attività concesse ai radioamatori, compresi i diplomi, che non sono mai stati creati a fini di lucro, le tradizioni, i luoghi e i personaggi che hanno reso famosa la Sardegna e il suo popolo, fiero e orgoglioso. (RadioRivista 11/2015 a firma IZ3ZUC). Vorremmo quanto meno, se non le scuse, un cenno di ripensamento da parte dell’I4EWH per il modo con cui ci ha menzionati in tale articolo. Pertanto chiediamo alla redazione che venga pubblicato questo scritto affinché ci sia data la possibilità di replica.

Antonio Maria Meles IZ3ZUC,
Responsabile delegazione Triveneto IQ3QM
e a nome del Presidente Giorgio Laconi IZ3KVD
e Francesco Masia IS0AEM
per la delegazione Sardegna IQ0NU


Prendo atto delle lamentele del Sig. Meles, che ritiene addirittura “offensivo” il mio accenno al diploma sullo scudetto del Cagliari.

A me questa polemica sembra un po’ forzata per alcune ragioni: la prima è che io sono romagnolo, ma non mi sono mai sognato di istituire un diploma dedicato alla piadina romagnola, perché con la radio non c’entra assolutamente niente.

La seconda è che la radio è un fine, non un mezzo. Significa che io faccio attività perché mi piace la radio, essendo un servizio di autoistruzione, quindi la uso per imparare cose attinenti ad essa. Usarla come mezzo per diffondere una cultura nel mondo, romagnola, cartaginese o di Atlantide, non mi sembra del tutto pertinente, oltretutto abbiamo una vastissima scelta di mezzi per propagandare quello che vogliamo con i social, che fra l’altro sono molto più pervasivi ed efficaci.

Infine farei notare che i miei articoli sono anche umoristici, cioè hanno lo scopo di far sorridere oltre che di informare, e a questo punto se dovessi preoccuparmi del politically correct ogni volta che scrivo qualcosa di satirico potrei chiudere bottega.

Tutto qui, non pretendo di essere capito al volo ma almeno suggerirei, se non dispiace a nessuno, una breve riflessione su come interpretiamo i discorsi degli altri e viceversa.

Forse di questi tempi conviene prendere le cose in un modo più ilare, ma tutti i gusti son gusti.

Paolo Zaffi, I4EWH1