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Mountain QRP Club: novità e calendario

Ben ritrovati in questo marzo 2024 a tutti i lettori di RadioRivista dal Direttivo del Mountain QRP Club. Nel momento in cui scriviamo, siamo da poco entrati nel nuovo anno, e ne è appena trascorso uno ricco di attivazioni e novità, che vogliamo raccontare in questo articolo, facendo anche il punto sulle iniziative future.


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tratto da RadioRivista 3/24 pagg. 74-76

 

PostHeaderIcon La mia "Butterfly Beam" per il QRP

La mia "Butterfly Beam" per il QRP

Credo che tutti i colleghi che operano in QRP portatile con le più svariate antenne (generalmente verticali e filari) spesso, durante le operazioni all'aperto, abbiano sentito il desiderio di avere un'antenna direttiva per aumentare l'efficacia dei pochi watt disponibili, soprattutto nei pile-up e in generale nella caccia al DX. Insomma, in quelle occasioni che richiederebbero antenne con un basso angolo di radiazione e qualche dB di guadagno...


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tratto da RadioRivista 10/23 pagg. 59-62

 

PostHeaderIcon In QRP non conta solo la propagazione

In QRP non conta solo la propagazione

Ricevo dall'amico Claudio IZ5JLF, grande QRPer attivissimo sulle nostre frequenze HF, un breve scritto che però ci dà lo spunto per un'ampia discussione, una disamina concreta di quelli che sono i fattori principali che sanciscono la riuscita di un collegamento in bassa potenza, ecco la missiva che costituisce l'antefatto: Caro Giancarlo, stavo pensando di mandarti due righe citando un amico australiano, Dave - VK5MRD, che presta particolare attenzione ai QRPer, uno che viaggia con solo 100 W ed è davvero un radioamatore "galantuomo", di quelli che se anche gli arrivi male non ti molla finché' il QSO non va a buon fine e, a tal scopo, quando è necessario mette tutti in stand-by (!).


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tratto da RadioRivista 5/23 pagg. 72-75

 

PostHeaderIcon Ma il QRP in modo esclusivo gratifica di più

di Giancarlo Saiu, IS0ESG

Ma il QRP in modo esclusivo gratifica di più

Tempo fa avevo espresso il mio pensiero (oserei dire abbastanza "intransigente') sul QRP. Ne era scaturita una discussione e un confronto con tanti di voi che in larga parte condividevano questo modo di interpretare l'attività in bassa potenza. Ad onor del vero qualcuno (pochissimi) dissentiva dal mio pensiero adducendo diversi motivi, non ultimo il famoso riferimento allo slogan "Life's too short for QRP". Onestamente, ancora oggi non cambierei neppure una virgola di quanto scritto allora, naturalmente col massimo rispetto per chi non la pensa come me, perché la libertà di operare secondo i propri gusti e/o le proprie esigenze è sempre precipua e inviolabile, come d'altronde evidenzia anche la famosa citazione latina de gustibus non disputandum est, ancora oggi molto usata, a ribadire che i gusti sono soggettivi e ognuno ha diritto ad avere i suoi, per quanto strani possano sembrare ad altri.



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tratto da RadioRivista 7-8/21 pagg. 104-106

 

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di Giancarlo Saiu, IS0ESG

Pensate seriamente al QRP

Oggi vi voglio parlare di un aspetto, a volte trascurato, della nostra speciale attività dai mille risvolti ludici, finanche di puro divertimento, che in realtà nascondono oggettività più concrete e, per così dire, “seriose”. Intendo infatti prendere in considerazione lo studio e la sperimentazione, con chiaro e diretto riferimento a quel famoso (e non sempre sufficientemente considerato) autoapprendimento citato testualmente nella definizione ufficiale del “Servizio di Radioamatore”, in altre parole la nostra “attività” che viene così puntualmente descritta: “Servizio di comunicazioni radio allo scopo di autoapprendimento, comunicazioni interpersonali e sperimentazione tecnica effettuato dai radioamatori, cioè persone debitamente autorizzate che si occupano delle tecniche radio per interesse personale e senza scopo di lucro”.



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tratto da RadioRivista 6/21 pagg. 57-59

 
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