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PostHeaderIcon L'editoriale di Gennaio 2017

I primi 70 anni di RadioRivista
Gabriele Villa, I2VGW

E fanno settanta. Settant’anni che RadioRivista arriva nelle case dei radioamatori italiani. In principio, quando uscì il primo numero, si chiamava Radiogiornale. Poi dal Settembre 1948 prese il nome che ancora oggi è la nostra testata. Erano tempi pionieristici e decisamente bohémiens. Tempi in cui esser radioamatori significava esser soprattutto investigatori di un mondo tutto in divenire, esploratori di nuovi orizzonti ionosferici, sperimentatori e costruttori dei propri apparati e delle proprie antenne. E RadioRivista c’era. Accanto agli shack, fedele compagna di mille avventure on air. Oggetto e al tempo stesso arena di dibattiti tecnico-scientifici. Strumento di divulgazione e di conoscenza. E megafono anche delle prime, avventurose, stuzzicanti notizie di una sfida senza confini: quella dei collegamenti long distance, del DX.

L’editoriale di questo numero dell’anno in cui RadioRivista celebra i suoi primi 70 anni vuol  rappresentare non solo la mera celebrazione di questo avvenimento ma la riconoscenza, sì la riconoscenza, verso tutti coloro i quali, soci, collaboratori e anche direttori hanno contribuito in questi quattordici illustri lustri a confezionare e a redigere il nostro magazine di riferimento e a fare in modo, con le loro idee, il loro lavoro, la loro passione che RadioRivista crescesse negli anni in autorevolezza, conquistandosi il rispetto e l’apprezzamento di tante altre Associazioni consorelle che non hanno a tutt’oggi e non hanno mai potuto vantare un organo ufficiale così ricco di rubriche, articoli, cronache, notizie, preview e review di apparecchiature accessori e strumenti.


Se è vero come è vero che con questo editoriale voglio abbracciare tutti coloro che mi hanno preceduto lasciatemi dedicare un pensiero d’emozione e di affetto ad alcune figure, che nel passato, quand’ancora sfogliavo RadioRivista da semplice socio, hanno conquistato un posto a parte nel mio angolo dei ricordi più reconditi. Uno è Sergio Pesce, I1ZCT, instancabile e poliedrico ferroviere prestato al radiantismo, dall’arguzia contagiosa, l’altro Angelo Pinasi, I2PKF, amico di lunga pezza, collega e addirittura vicino di scrivania al Giornale (alle cui insistenze diuturne e fin troppo simpaticamente insistenti, dovetti il mio ritorno a pieno regime al radiantismo attivo e soprattutto la mia scalata al Top Honor Roll del DX) e il terzo cui dedico non soltanto il ricordo di una lunga esperienza condivisa, ma questo editoriale è Mario Ambrosi, I2MQP che ci ha lasciati all’improvviso e che, all’ARI e a questa rivista, ha regalato energie e impegno a profusione. Di Mario, appassionato DXer proprio come me, voglio solo rivelarvi il nostro ultimo incontro, cui continuo a ripensare: la vigilia della mia partenza per la mia DXpedition in Burundi venne  a sedersi accanto a me, in Ediradio, mi domandò altri dettagli sulla mia nuova avventura e mi promise, come sempre aveva fatto puntualmente, di subissarmi di chiamate per riempire più slot possibili in tutte le bande. Ancora un particolare. Mentre gli parlavo, prospettandogli le mie idee per celebrare degnamente i primi 70 anni di RadioRivista le accolse con entusiasmo: “hai carta bianca, non posso che essere felice per tutto ciò che farai e che il CDN vorrà fare”.


Quindi eccomi con queste righe a mantenere le promesse che gli ho fatto e a raccontarvi che per tutto l’anno, RadioRivista sarà un po’ differente. Sempre protesa verso il futuro ma anche un po’ d’antan nella testata di quest'anno celebrativo. D’antan perché all’interno della rivista troverete ogni mese un articolo tratto dal nostro primo numero del 1948 (un’idea per una collezione, che ne dite?), riprodotto e impaginato nella versione originale. In secondo luogo, nel corso dell’anno, appena avremo il via libera dal Ministero per l’assegnazione di un call sign che giocherà la parte della stazione Jolly, partirà il Diploma dei 70 anni di RR (lo sta preparando con la sua solita perizia il nostro Gigi, IK2UVR, Award Manager). Radioamatori attivi significa fare QSO e collezionare QSL, quindi ecco il nostro omaggio che abbiamo voluto inserire e regalarvi come anteprima  nella rivista che avete appena aperto: la QSL, una delle QSL ufficiali stampate appositamente per i 70 anni di RadioRivista e che naturalmente saranno anche proposte in vendita a tutti i soci a condizioni molto vantaggiose. E poi?

E poi come nelle migliori storie fatte di paragrafi e capitoli avvincenti, altre sorprese seguiranno. E mi auguro che vi piaceranno. Quindi restate QRV.

E, come ci hanno insegnato i saggi maestri che scrivevano su queste stesse colonne, continuate a sfogliare questo nostro storico magazine spaziando in libertà. E facendo sempre ruotare il VFO dell’interesse e della fantasia con i vostri articoli.

Perché a 70 anni RadioRivista è più giovane che mai!