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PostHeaderIcon On air con ARI-Varese anche la nave "Francesco Mimbelli"

Parteciperà anche la nave della Marina militare "Francesco Mimbelli" alla prossima esercitazione nazionale per le radiocomunicazioni alternative di emergenza, la numero 416, in programma Giovedì 27 Settembre alle 20:30 sotto la guida del coordinatore nazionale Giovanni Romeo, presidente della Sezione varesina dell'ARI. La presenza dell'unità navale è stata formalmente autorizzata dopo l'intesa raggiunta nei mesi scorsi e consentirà di allargare anche all'area di mare la prova di collegamenti in fonia (preceduta da quella in digitale) sul territorio nazionale, cui faranno come sempre da capomaglia le stazioni situate presso le prefetture di Varese, Siena e Reggio Calabria. La nave "Mimbelli", 377 unità di equipaggio, è un cacciatorpediniere lanciamissili che può svolgere compiti fondamentali nella lotta antiaerea, antisommergibile, antinave, e nel bombardamento a lungo raggio, concorrendo alla protezione di formazioni navali e alla difesa aerea nazionale e Nato. Negli anni scorsi ha subito un notevole processo di ammodernamento che ha comportato un incremento delle prestazioni. "Abbiamo accolto con molto piacere - sottolinea il coordinatore nazionale Romeo - la formalizzazione dell'adesione alle esercitazioni da parte della Marina militare, che ogni volta ci indicherà la nave interessata, occasione per dare maggior forza ed estensione al capillare lavoro per poter testare periodicamente le apparecchiature, in modo che possano garantire la massima funzionalità nel caso di necessità". Va ricordato che la rete di radiocomunicazioni alternative di emergenza è un dispositivo voluto dal Ministero dell’Interno e finalizzato a costituire un sistema alternativo di comunicazione fra le Prefetture (collegate a rotazione: giovedì saranno 35, cui vanno aggiunte le Sedi Nazionali ARI e Protezione Civile, e la Repubblica di San Marino) e il ministero stesso, o fra le Prefetture e il Dipartimento della Protezione Civile, in modo che venga consentito il ripristino delle comunicazioni qualora cessino, in seguito a gravi eventi, quelle ordinarie.