Notice
  • Direttiva EU e-Privacy

    Questo portale utilizza i cookie per offrirti le migliori risorse tecnologiche disponibili. Continuando a visitarci senza modificare le tue impostazioni accetti implicitamente di ricevere tutti i cookies. Diversamente, puoi modificare le tue preferenze agendo direttamente sulle impostazioni del software di navigazione impiegato.

    Documentazione Direttiva e-Privacy

PostHeaderIcon Opinioni&Idee

PostHeaderIcon Due o tre cose che anche loro hanno da dire!

Caro Gabriele,

ho ricevuto oggi RR di giugno e ho letto il tuo editoriale rimanendo amareggiato per ciò che hai descritto. Purtroppo conosco, per esperienze passate, certi modi di fare di alcuni personaggi che deridevano coloro che potevano infastidirli. Mi ero preoccupato di non vederti nella lista del referendum, saresti stato un candidato al quale avrei volentieri dato il mio voto. Comunque non preoccuparti più di tanto, lasciali perdere, continua come prima e non badarci.

Un saluto cordiale ed un abbraccio, 73

Flaviano, I2MOV



 


Carissimo Gabriele,

mi dispiace vivamente che, dopo tanti anni di servizio, sia stato costretto a scrivere questo sfogo! Cerca di resistere con pazienza, per amore della radio-passione e dei veri radioamatori, anche di quelli, come IK2FCV, che ridotti al solo ascolto sono spesso delusi e nauseati da quel che sentono.

73 de Nino




Ho letto alcuni minuti fa il tuo editoriale...che dire? Nulla, non posso aggiungere nulla... hai detto già tutto tu, in maniera elegante e incisiva. Non posso che rinnovare il mio sostegno a quella persona perbene che sei.

Maurizio Diana IU5HIV
Giornalista Pubblicista - Tessera n. 63401 - Ordine Nazionale dei Giornalisti, Roma

 

PostHeaderIcon Articolo ben fatto, ma aggiungerei qualcosa da parte mia...

Spett. RadioRivista,
mi riferisco all'articolo di I5WHC pubblicato a pag. 45 e seguenti (Dip. Caricato per 80 metri). Ben fatto, non c'è che dire, ben documentato e argomentato: c'è solo un fatto, che con 11 metri per lato di bracci, bobine e circa la stesso materiale, ci si si fa tranquillamente una bibanda 80-40! Tale soluzione è descritta, tra i tanti, sul testo di M. Miceli "Radioantenne" a pag. 81 e seguenti sotto il nome di "I2CN", e avendola realizzata negli anni in più esemplari - anche per uso in Pc e tenendo conto delle lunghezze in relazione all'altezza di montaggio dal suolo (per il noto effetto capacitivo del terreno) - posso affernare che non è crtica, (si tara facilmente) e i risultati sono veramente buoni in relazione all'accorciamento. Con l'occasione volevo anche notare che dopo un mese e mezzo e forse più non ho visto due righe su ciò che sta accadendo in Ucraina: non certo dal punto di vista militare o politico, ma almeno radiantistico: forse sono un po' ultrasensibile ma ho diversi amici personali sia in Ucraina sia in Bielorussia con i quali ho mantenuto i contatti sinchè è stato possibile fino all'abbuiamento dei social. Grazie dell'attenzione e come sempre cordiali saluti.

Marco Barberi, IK5BHN

 

PostHeaderIcon Sul primo DX, parliamone

Caro Gabriele,

sono Antonio I6PZ, ti prego vivamente di scusarmi se mi permetto di disturbarti ma ho ritenuto doveroso segnalare a te quale responsabile di RR e quindi delle comunicazioni scritte ARI una "imprecisione" per così dire, contenuta nel messaggio dal titolo: Oggi primo DX della storia apparso oggi sulla prima pagina del sito ufficiale  ARI  sotto il tuo editoriale. Lo sconosciuto autore che ha qualche lacuna nelle sue cognizioni  di storia della radio, scrive nel suo elogio celebrativo che fu Marconi a trasmettere dal Canada verso l'Inghilterra i famosi tre punti della "S" ignorando che Marconi in Canada, nella prima prova transatlantica, aveva solo il ricevitore e fu un miracolo, dopo giorni di fatiche,se riusci a ricevere i tre punti. Ma certo sarebbe stato ben altro miracolo se fosse anche riuscito a trasmettere.senza trasmettitore. pensa che DX!Quanto sopra potrebbe apparire cosa irrilevante,ma a mio parere non lo è ne per chi vuole scrivere di storia perche rivelerebbe la sua incompetenza è ancor meno per l'immagine dell'ARI che ospita scritti, sul suo sito ufficiale, di discutibile valore esponendo tutta l'associazione al ridicolo Immagino che tu sia d'accordo con me che imprecisioni, ma sciocchezze è termine più appropriato, di questo genere sarebbe preferibile non leggerle sul sito dell'ARI. Esse non giovano alla nostra reputazione, purtroppo ormai traballante, di tecnici della radio e di conoscitori della sua storia

Sono sicuro che con la tua serietà, competenza e dedizione saprai intervenire per limitare questi danni d'immagine alla nostra associazione a cui mi onoro di appartenere da 70 anni

Ti ringrazio fin d'ora per la tua attenzione con un a  presto risentirci da qualche tua futura spedizione

Con profonda stima e simpatia e tanti cari 73

Antonio, I6PZ


Sono io che ringrazio te, caro Antonio


Gabriele, I2VGW

 

PostHeaderIcon Che auguri meravigliosi!

Che bello il tuo modo che hai scelto per inviarci i tuoi Auguri, Gabriele!

Non avevo mai ricevuto nel corso dei miei 82 anni un modo più sincero e toccante.

Il 2022 lo sto quasi raggiungendo e spero di poterlo altrettanto dire alla fine dell'anno venturo.

Ho appena terminato il Contest 40/80 in RTTY QRP e non posso non essere soddisfatto. Mi veniva da pensare con una buona dose di non celato orgoglio ad una sorta di gemellaggio con Ennio I0FHZ, dove questi due "vecchiacci" malefici non solo non vogliono mollare ma danno anche filo da torcere...

Non ti nascondo che ho una smisurata ammirazione per Ennio...

Un sincero abbraccio dal radioamatore di un tempo.


Roberto, IK0BDO


Grazie a te per la tua sensibilità, carissimo.

Gabriele, I2VGW

 

PostHeaderIcon Quel "confinato" storico ero io

Sono Sante Carlo Bergamo I3WBD ex IW3ECD.

La ringrazio per l'articolo pubblicato su RR n° 10-2021 a riguardo dei sessanta anni della Sezione ARI di Portogruaro.

Mi ha fatto ritornare indietro con gli anni, quando ancora molto giovane ne ricoprivo l'incarico di Segretario negli Anni ''70, non di certo c'erano gli impegni e le incombenze che ci sono oggi. Quello che mi ha maggiormente colpito è stato il capitolo riguardante la Regata 500 x 2 del 1978 in quanto l'operatore confinato all'Isola di Sansego ero io. Dovevo essere a bordo di un dragamine, ma poi non riuscirono a concordare l'operatività per cui venni ospitato e operavo a bordo dell'imbarcazione che faceva da controllo boa per la notifica dell'avvenuto passaggio dei regatanti all'Isola di Sansego.

Tenevo i collegamenti sia con Caorle sia con i regatanti utilizzando le apparecchiature VHF radioamatoriali e quelle marine di bordo. Si lavorava di giorno e anche di notte sia per trasmettere i dati sia per avvistare le imbarcazioni in transito. Purtroppo non avevamo potuto portare le apparecchiature HF vista la mia licenza speciale che allora mi permetteva solo le VHF o superiori. Comunque siamo riusciti a mantenere i collegamenti tramite l'R4 dei colleghi ex YU. Non le faccio mistero, che trasgredendo le disposizioni locali, sono riuscito a sbarcare di nascosto con le apparecchiature e andare nel punto più alto dell'Isola. Sono riuscito a fare un QSO in diretta.

Tutti i giorni avevamo la polizia Jugoslava che veniva a controllarci in barca. E' stata una bella seppur triste esperienza specie la notte che ci fu la terribile tempesta, mare forza 8, che danneggiò parecchie imbarcazioni. Vennero autorizzate a usare i motori. Alcuni equipaggi, cessato il maltempo, ormeggiarono vicino a noi e si rifocillarono. Il titolare dell'imbarcazione non rifiutava a nessuno un pranzo preparato dal suo esperto cuoco nonché fedelissimo marinaio. Purtroppo uno dei regatanti che non aveva provveduto a mettersi in sicurezza sparì tra i flutti. Mi dispiace non aver più rincontrato il titolare dell'imbarcazione che per tutto il tempo che mi ha ospitato e traghettato mi ha trattato come uno della sua famiglia.

Un sentito ringraziamento.

73 da Carlo, I3WBD

 
Altri articoli...