Notice
  • Direttiva EU e-Privacy

    Questo portale utilizza i cookie per offrirti le migliori risorse tecnologiche disponibili. Continuando a visitarci senza modificare le tue impostazioni accetti implicitamente di ricevere tutti i cookies. Diversamente, puoi modificare le tue preferenze agendo direttamente sulle impostazioni del software di navigazione impiegato.

    Documentazione Direttiva e-Privacy

PostHeaderIcon Aperitivo con il Terzo Settore (che non significa Protezione Civile)


Scrivo questo editoriale pochi giorni dopo aver visitato il mercatino di Torrita di Siena, organizzato da due Sezioni toscane (Radicofani e Valdichiana) che recentemente hanno unito le loro forze fondendosi in una sola realtà e costituendo, come previsto dal nostro Regolamento di Attuazione, ARI Toscana Sud ESst Aps. Un bell'esempio, credo, di come dialogo e obiettivi comuni possano dare luogo a iniziative di successo e continuità operativa alla nostra Associazione sul territorio. Un contesto che ci ricorda che Terzo Settore non significa protezione civile, ma semplicemente la più recente modalità con cui lo Stato indirizza l'associazionismo fondato prevalentemente sul volontariato, cioè su chiunque presti il proprio tempo e la propria opera in maniera volontaria e gratuita: questo editoriale è scritto da un volontario, chi raccoglie le QSL nelle nostre Sezioni per tutti i Soci lo fa con gli stessi presupposti, chi prepara gli aspiranti radioamatori agli esami lo fa volontariamente, e potremmo continuare. Anche chi di noi non partecipa alla vita operativa dell'Associazione (rimane nella sua soffitta, come un giornalista ci ha di recente descritto) fruisce comunque di servizi messi a disposizione dall'associazione, spesso e volentieri, da volontari.



Articolo tratto da RadioRivista 1/23