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PostHeaderIcon DX e Spedizioni

PostHeaderIcon 5R8M, un dream team e una spiaggia d'antenne

Quando il Boeing 767 tocca la pista di Nosy Be sono le 7:30 del mattino.

Eccoci arrivati dopo undici ore di viaggio, insaccati in un aereo tra sedili scomodi e cibo scadente. Scendiamo con sollievo per venire subito catturati da trenta gradi di caldo umido. 5R8M comincia.

L'aeroporto di Nosy Be è minimalista, vestigia coloniali riportate al gusto di oggi con poca spesa. Ci sottoponiamo alle formalità del visto. In un certo senso una buona polizia in uniforme Anni Sessanta, organizzata secondo un rituale ben oliato, che impone un labirinto amministrativo per ottenere il prezioso timbro. I nostri bagagli sono gettati sull'unico tapis roulant. Partecipiamo al rituale dell'uscita controllata dagli addetti alla dogana che vogliono verificare ogni bagaglio minuziosamente. Qualche piccola mancia ci fa uscire dall'impasse. Intanto sono già due ore che siamo atterrati. Saliamo su un pulmino soddisfatti ma anche piuttosto stanchi. Ci vorrà un'ora per coprire i venti chilometri che ci separano dalla destinazione finale. La strada, che a tratti diventa una pista, consente soltanto una velocità limitata. Il pulmino zigzaga tra buche e colonie di volatili da cortile.

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tratto da RadioRivista 1/15 pagg. 16-20

 

PostHeaderIcon Ducie la Volpe e la Banda dei Segugi, il bel sogno di 10 anni fa

ALLE 6 e tre quarti del 19 Febbraio 2008, mentre mi godevo gli ultimi scampoli di sonno del giusto, mia moglie piombò in camera come un ciclone: «c'è Ducie che arriva a palla in 80 fonia», annunciò, «si passa subito, datti una mossa».

Ora, mettetevi nei miei panni. Non è questione di sfiducia preconcetta, ma avendo come antenna poco più di un filo per la biancheria, nutrivo qualche ragionevole dubbio che ad arrivare "a palla" fosse davvero VP6DX.

Commisi l'errore di esternare scetticismo («chissà chi avrai ascoltato»), ma ritenni tuttavia saggio assecondare madame, che andava sempre più rassomigliando alla faccina di Skype che diventa tutta rossa e poi esplode. Era proprio Ducie, arrivava a pallissima, lavorava europei a mitraglia e lo si fiocinava al primo colpo con 100 watt. E' il mio ricordo indelebile di quella che rimane - e non sono il solo a pensarlo - una delle migliori spedizioni DX in senso assoluto.

 

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tratto da RadioRivista 10/18 pagg. 22-23

 

 

PostHeaderIcon "3Y0Z? Un fallimento di proporzioni epiche"

A DARE il giudizio impietoso del titolo non sono io, bensì Ralph Fedor (K0IR), che dell'attesissima ed altrettanto disastrosa DXpedition a Bouvet è stato uno degli organizzatori. E' appena il caso di accennare che K0IR non è un pivellino alle prime armi, avendo partecipato - come team member e/o team leader - a numerose spedizioni entrate negli annali del DX. Per limitarci a quelle in ambito subantartico, ricordiamo VK0IR (Heard Island, 1997), VP8ORK (South Orkney Islands, 2011) e FT5ZM (Amsterdam Island, 2014), nonché le due "accoppiate" South Sandwich &-South Georgia (VP8SSI & VP8CBA nel 1992 e VP8THU & VP8GEO nel 2002) e le due spedizioni a Pietro I (3Y0PI nel 1994 e 3Y0X nel 2006).

 

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tratto da RadioRivista 7-8/18 pagg. 28-30

 

PostHeaderIcon Calma e sangue freddo: è in arrivo 3Y0Z da Bouvet

Se la Corea del Nord è saldamente in testa alla graduatoria dei Most Wanted DXCC (e sembra essere destinata a rimanervi ancora a lungo), da tre anni a questa parte la seconda posizione, un tempo occupata da Navassa, spetta a Bouvet. Tutto induce a ben sperare che nel giro di poco la situazione cambierà, perché sta per arrivare 3Y0Z: una spedizione DX formato king size sotto ogni punto di vista, che dovrebbe riversare un bel numero di QSO nelle nostre affamate scodelle. Oggi come oggi la propagazione è quello che è, ma le previsioni inducono a un certo ottimismo, soprattutto su alcune bande (guardate i video sul sito della spedizione).

 

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tratto da RadioRivista 1/18 pag. 20-21

 

PostHeaderIcon Lezioni dal passato

Su FT4TA, la spedizione a Tromelin del Novembre 2014, ne abbiamo sentite e lette di cotte e di crude. I sette operatori sono stati elogiati, ma anche criticati, a volte con argomentazioni sensate, a volte con acrimonia.
Diciamo subito che essere riusciti ad attivare un'Entità DXCC latitante dal 2000 e aver fatto 70800 QSO in dieci giorni, è di per sé motivo di plauso e ragione sufficiente per essere grati al team per l'impegno profuso.
Certo la percentuale di nominativi unici a log (il 25,9%) sarebbe stata più alta se fossero state fatte scelte operative maggiormente ponderate: per esempio, tenere due stazioni (CW e SSB) 24 ore su 24 sulla banda più produttiva e concentrare l'attività in RTTY su una sola banda.

 

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tratto da RadioRivista 1/15 pagg. 25-27

 
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