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PostHeaderIcon Kids Day, i miei leciti dubbi

Caro Direttore di RR e Vicepresidente ARI,

ho letto con attenzione l'articolo di IU3KIE a pagina 71 del numero di settembre un paio di volte prima di decidermi a scrivere questa e-mail.

Nell'articolo viene presentata una iniziativa promossa ed incentivata anche da IN3EYI Consigliere Nazionale e attivo promotore dello Yota Italia. Ad una prima lettura dell'articolo, da radioamatore e papà di due bimbi di 5 e 8 anni, mi sono detto "cavolo che occasione che mi sono perso!" poi riflettendo ho realizzato che in Italia sarebbe impossibile per chi non ha superato l'esame radioamatoriale poter trasmettere ed utilizzare i nostri apparati (eccezione fatta nelle scuole per le attività riconosciute ovviamente all'interno di un preciso progetto scolastico). Vedere un membro del Direttivo Nazionale partecipare attivamente è però per un socio come me una Garanzia di fattibilità.

Quello che non comprendo e che le chiedo in questo caso è se il fatto che un evento sia lanciato e promosso dalla IARU Internazionale e dalla ARRL basti per renderlo lecito anche in Italia o comunque fattibile da noi Soci ARI. Se così fosse sicuramente la prossima volta sarò in aria con Paolo, ma se come temo in realtà questa iniziativa va a cozzare con le leggi che ci regolamentano ritengo che la pubblicazione dell'articolo e il conseguente avallo del Direttivo Nazionale a questa attività sia quanto meno sconveniente oltre che fuori luogo.  Se così fosse tutto l'impegno che ARI mette nel promuovere e validare il Servizio Radioamatoriale in Italia non può essere minato da comportamenti "leggeri" dei soci e ancor peggio da rappresentanti del Direttivo: altrimenti sì, come oramai molti pensano, piano piano lo stiamo trasformando in un semplice hobby (ed anche in questo caso le leggi andrebbero comunque rispettate).

Spero vivamente che il Kids-Radio Day sia stato autorizzato a livello ministeriale e che la mia sensazione sia stata solo frutto di una mia personale ignoranza in materia e non di superficialità di chi ha partecipato e scritto l'articolo.

Attendendo una sua certa risposta e la saluto

73 de Luca, IN3HUU



Grazie Luca per la tua e-mail che, come d'abitudine pubblichiamo ben volentieri su questa pagina. Sono certo che il consigliere Faraglia, coordinatore nazionale di ARI Radio Club, tornerà sull'argomento in una delle prossime sue rubriche e ti esporrà il suo punto di vista. 

Gabriele, I2VGW