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PostHeaderIcon Riflettendo sugli OM che ci sono

Non quella che ci consente di effettuare inaspettati QSO, bensì una semplice riflessione che vuol essere anche un momento di relax, di semplice lettura. Chissà, forse anche per riflettere.

Dagli Anni Sessanta a buona parte degli Anni Ottanta le VHF (molto di meno in altre bande) pullulavano di QSO e un numero incredibile di OM si divertiva a sperimentare e ad autocostruire, quantomeno ad assemblare basette su basette. In rapporto molto pochi, invece, erano gli SWL.

E' vero che siamo passati da un secolo all'altro; è vero che sono passati diversi decenni ma oggi le cose sono veramente cambiate radicalmente.

E se ne accorge maggiormente chi per vari motivi è stato distante dalle radio come attività per un po' di anni. Ripreso in mano tutto ci si trova di fronte a tante novità che non è detto che siano proprio tutte belle.

Ecco allora la necessità dell'aiuto di altri per mettersi in carreggiata e di rimettersi a studiare e a capire come ci si comporta oggi.

E se sbagli, sei - fortunatamente solo per qualcuno - un uomo da crocifiggere e magari da insultare. Non invece che dalla sua esperienza ti arrivino dei suggerimenti, degli insegnamenti.

L'importante è fare il QSO, collegare la stazione magari rara o in ogni caso approfittare del momento di buona propagazione per arricchire il proprio quaderno di stazione (naturalmente computerizzato).


E che gli altri si arrangino. Fortunatamente, invece, OM nel vero senso della parola ce ne sono, eccome, e in numero decisamente maggiore rispetto agli altri. Tuttavia la "storiella" che mi ha spinto a scrivere è partita da due considerazioni di fondo.

La prima è che constato, peraltro in linea con i ritmi della vita moderna (riferimento per i periodi extra emergenza Covid19 perché durante questi si è in piccola parte ritornati al passato) che mancano i rapporti fra le persone, quei rapporti che un tempo magari in AM si protraevano per più di qualche minuto - anzi, spesso duravano parecchio - e che consentivano anche di farsi un'idea di chi ci fosse dall'altra parte.

In seguito, molto spesso, capitava poi di trovarsi di fronte una persona dalla fisionomia completamente diversa da quella che ci si era immaginati. Eh sì, perché queste amicizie radio portavano quasi sempre a degli incontri. Oggi? Beh, oggi ci si limita perlopiù a scambiarsi dei rapporti, anche questi quasi standardizzati, nemmeno reali. L'importante è la conferma!

E le chiacchiere? Le domande, naturalmente tecniche, sulle radio, sulle antenne, sulla propagazione?

La risposta che mi è stata data da qualcuno è che per questo ci sono le chat su WhatsApp. Bene anche questo, ovviamente, tutto aiuta a continuare e a far continuare questo splendido nostro  hobby. Tuttavia, mi chiedo, se invece di perder tempo a scrivere perché non scambiarsi le stesse domande e risposte magari in FM via ripetitore?

Mi è stato risposto: "così non disturbiamo chi ci sta vicino".

In ogni caso per restare "in collegamento" con gli altri siamo costretti, tutti, ad adeguarci. Una novità nella quale mi sono imbattuto è l'uso per i QSO di quel nuovo sistema digitale targato FT8 che sta mettendo ai margini SSB e il meraviglioso CW.

Anche questo aiuta indubbiamente a non disturbare chi ci sta vicino.

FT8 è anche, se vogliamo, affascinante e consente QSO che di questi tempi non sarebbero molto facili da fare per via della propagazione.

Ecco, da qui l'altro aspetto che mi ha colpito.

Su certe bande come le VHF o i 6 metri, ci sono momenti, anche ore, dove lo schermo è completamente vuoto: non c'è nessuno!

Ma non è assolutamente vero. Basta che salti fuori una qualsiasi stazione anche non propriamente rara, anzi, per vedere quanti sono in realtà gli OM-SWL che hanno sempre accese sia la radio e sia il computer. Tutti pronti ad aspettare l'apertura della propagazione e magari, per concludere a tema questa "chiacchierata", la giusta riflessione.  Non certamente questa mia ma Eme, E-sporadico, Meteoscatter, Airscatter, etc.

Antonio Boemo, IV3BLQ