Buonasera Gabriele, mi chiamo Riccardo e il mio call è IW2OGQ. Vorrei esprimere le mie impressioni riguardo al tuo editoriale apparso su RR 3/2019. Argomento FT8. Ti porto la mia piccola esperienza. Pratico FT8 dal febbraio del 2017. Ad oggi posso dire di essermi fatto un'opinione di questa modalità operativa digitale. Personalmente non condivido tutte le perplessità e dubbi che leggo sui vari forum e, questa ne è l'occasione, dopo lettura al tuo editoriale sul numero di marzo di RadioRivista. A mio avviso FT8 non sta svilendo nulla ma è il nuovo che avanza. E, appunto perché è il "nuovo" allora lo si prova. Tengo a precisare che ho scritto provare non sperimentare, che è una cosa diversa. Se operando in FT8 "vedo" un'apertura propagativa penso che lo stesso fenomeno sia a disposizioneai di chi predilige altri modi operativi. Quindi, a mio avviso, si tratta di scelte puramente individuali. Mi sembra, a volte, di leggere cose del passato, come quella che la conoscenza del CW era "il filtro" per essere operatori di serie A. Quindi, alla fine, non c'è molto da dire, o meglio, domandiamoci, in tutta sincerità perché tanti OM hanno scelto FT8. Non credo che OM di tutto il mondo siano in preda a sintomi di "pirlimpimpite" perché usano FT8! Ribadisco che le aperture propagative ci sono, poche, e non sono una prerogrativa di questo modo digitale. Dico, basta a vedere un "non problema". Decide l'operatore cosa fare e come farlo e io voglio essere libero di esprimermi e comunicare, anche in FT8
73 de Rick, IW2OGQ
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Spett/le Segreteria, mi permetto di sottoporvi la seguente offerta di 500 antiche cartoline (vedi foto) di radioamatori per conferma conversazioni avute con varie parti del mondo che vanno dal 1930 al 1950. Le metto in vendita al miglior offerente.

Grazie per la cortese attenzione e resto in attesa di risposta. Cordiali saluti.
Renato Pellegrini
Leggo su RadioRivista di dicembre 2018 a pag. 72 questa brutta notizia. E' la prima volta che condivido ed apprezzo quello che scrive Gallerati, mi sembra che l'ARI dovrebbe impegnarsi per evitare la chiusura del sito. Nel sito mi risulta abbia lavorato anche qualche Radioamatore. Il mio sogno sarebbe trasformarlo in un museo destinato a divenire Patrimonio delll'Umanità UNESCO, come il sito dedicato alla ricezione di stazioni radio e al radioascolto in genere. Occorrerebbe coinvolgere Istituzioni ed Associazioni importanti (FAI, CNR, RAI, ARI, altre Associazioni di Radioamatori e radioappassionati etc.), non bastano poche centinaia di firme sul WEB. Al museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco è visibile lo "Studio di Fonologia Musicale di Milano della RAI" donato dalla RAI. Puntiamo a qualcosa di simile! Il Vicepresidente facente funzioni di Presidente dell'ARI, con la sua professione di giornalista, a mio parere potrebbe dare un grande contributo a far nascere un'iniziativa importante.
73 de Claudio, IK2PII
Gentile segretaria, gentile Direttore, ho letto (e visto) a pag. 39 della nostra Rivista 2/2019, i momenti di festa dei colleghi arrivati ai 40 anni di ....servizio. Quest'anno io arrivo ai 50. Mi è venuta un'idea. Sarebbe possibile in qualche modo (Internet, RadioRivista o altro) conoscere i più anziani ancora in ...servizio - sempre con il consenso degli stessi - (il mio è già dato) anche per contattarsi, consigliarsi, magari incontrarsi.

Grazie dell'ospitalità e cordiali saluti.
Antonio, IV3KIR
Gentilissima Redazione, mi chiamo Luca Garofano, IU5JIF, recentemente divenuto radioamatore dopo 30 anni di CB. In fatto di preparazione devo tutto al mio carissimo amico e preziosa risorsa scientifica Marco Barberi IK5BHN, classe 1942, già funzionario di Protezione Civile, scrittore di testi e manuali, volontario internazionale per la costruzione di stazioni radio in contesti emergenziali, collaboratore di riviste specializzate, etc... Il suo curriculum dagli Anni '70 ad oggi è sorprendente. Il mio pensiero, avendo egli contribuito alla divulgazione della cultura radiantistica fuori e dentro i confini nazionali, è di rendere omaggio a questo dimesso ed umile signore che dal suo piccolo studio di Montaione, sulle colline toscane, continua silenziosamente la sua missione dispensando il suo sapere a chi ne chiede e raccontando incredibili avventure trascorse in giro per il mondo a costruire antenne di fortuna. Credo che la Nostra comunità debba molto a figure come la sua, ma la mia richiesta è assai modica poiché desideravo solo sapere se, ottemperando ad ogni vostro Regolamento e consuetudine, mi era possibile onorare la sua "carriera" di Radioamatore ringraziandolo pubblicamente attraverso la Rivista, con poche e sincere frasi di riconoscenza che aspiravo scrivere. Vi sarei immensamente grato qualora mi forniste indicazioni, consapevole che ciò possa non essere possibile, ma vi chiedo comunque di esserne informato. Un sincero grazie per la lettura dedicata a questa e-mail, sicuro della Vostra sensibilità e soprattutto grato per il Vostro impegno implacabile. Cordialissimi Auguri per le imminenti Festività, a Voi ed alle Vostre famiglie.
Luca Garofano, IU5JIF
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